Gli All Blacks si riaffermano sugli Springbok dopo l’insuccesso del 4 Nazioni

Un match che sapeva già di finale quello di oggi, con le due super potenze dell’emisfero sud che si sono affrontate a Yokohama.

Il match ha a stento il tempo di iniziare che al 2′ gli All Blacks concedono una punizione agli avversari per un fallo di tenuto a terra. Pollard non sbaglia e mette a segno i primi 3 punti. Nei primi minuti le due squadre si scambiano spesso ruolo, con un buon equilibrio di forze, il Sud Africa sembra averne solo leggermente di più e conduce molte fasi d’attacco che lo portano ad una seconda punizione per Pollard al 18′ che perà prende in pieno il palo.

Il Sud Africa commette un pessimo errore e nel rimandare il pallone con un calcio, lo mandano rasoterra dove viene intercettato dal neozelandese Mo’unga. La meta viene evitata solo da Mapimpi, ma i Sud Africani sono sotto pressione e commettono un errore e concedono una punizione per  Mo’unga che manda le squadre in pareggio. 3-3 al 22′

Passa appena un minuto e la Nuova Zelanda inizia una fase d’attacco dai ritmi decisamente più sostenuti, la squadra sud africana non regge il gioco veloce e gli All Blacks vanno in meta con George Bridge con la trasformazione di Mo’unga. Al 23′ 10-3

Passa poco e al 26′ e la coppia Barret-Mo’unga a portare altri 7 punti alla squadra. L’azione da meta nasce grazie a Lienert-Brown che manda in palla la difesa sud africana e serve Barret. Al 37′ arriva anche la possibilità aumentare il divario ma la punizione non centra i pali. (17-10)

In questa fase in cui la Nuova Zelanda ha iniziato a macinare punti si vede un Sud Africa in confusione sui placcaggi, sbagliano fino ad ora 23 placcaggi!

Al 39′ ancora un guizzo da parte della Nuova Zelanda, Barrett corre pericolosamente lungo il margine del campo, viene fermato con un placcaggio che lo porta fuori gli Springbok conquistano la palla. Il match ora sembra riprendere il suo precedente equilibrio, gli All Black frenano.

Il primo tempo si conclude con il risultato di 17-3 . In questa prima parte i neozelandesi hanno dimostrato di saper picchiare duro e il Sud Africa dovrà ritornare in campo con una mentalità diversa se vuole riprendere in mano il match.

Inizia il secondo tempo. Al 42′ la Nuova Zelanda riesce a rubare la palla facendo crollare la mischia avversaria e con un pericoloso drop si porta nei 22 avversari. E’ il momento di vedere con quali intenzioni i sud africani sono tornati in campo. La linea nera avanza e retrocede e il Sud Africa riesce a difendere e si torna indietro.

Al 46′ è il Sud Africa ad attaccare con il numero 14 che scatta e passa la prima linea neozelandese. con un buon gioco di piedi elude altri difensori, viene placcato in estrmis, perde il pallone che rimbalza in meta, ma viene recuperato dalla difesa.

Gli Springbok sono proprio ritornati con le intenzioni giuste! Al 47‘ non mollano e arriva la meta di du Toit, che raccoglie la palla da un rack e va in meta con un tuffo che sembra al rallenty. La trasformazione c’è, 17-10

Al 51′ c’è un’altra buona azione sud africana con Faf de Klerk che apre velocemente i rack . Un passaggio sporco però costringe un giocatore ad inciampare per mantenere il possesso palla e l’azione si ferma. Ma gli attaccanti hanno energie da spendere e ripartono fino ad arrivare ai 5m avversari. La Nuova Zelanda conquista il turn over e respira.

Solo per poco però, al 56′ difendono nuovamente e Pollard, non lontano dai pali prova un drop e lo segna! 17-13. Ottima giocata tattica quella del sud Africa che ora si porta pericolosamente sotto.

La Nuova Zelanda sembra essere messa a muro, ma questo la rende solo più aggressiva. La sua difesa si fa instancabile ed è tatticamente superiore a quella degli avversari, gli All Black infatti riescono a recuperare molti palloni con altri turn over. Ogni volta che i neozelandesi avanzano, gli Spingbok difendono e riescono anche a creare qualche buona azione d’attacco.

Però sono i neozelandesi che riescono a far punti. Per loro arrivano due punizioni di Mo’unga al 66′ e di Barrett al 72′. 23-13, una meta non basta più per poter recuperare l’avversario!

Negli ultimi minuti le due squadre provano diverse azioni. Il numero 14 sud africano si ripete e riesce a percorrere gran parte del campo con un magistrale gioco di gambe fatto di rapidi cambi di direzione. L’azione è stupenda, ma la difesa neozelandese non si lascia incantare e alla fine lo ferma. Al 78′ è la Nuova Zelanda che si fa pericolosa sui 10m avversari. nulla di fatto anche qui.

Il Gong di fine partita suona. I sud africani provano un’ultima azione, ma un in avanti fa sfumare tutto. Fine del match, il risultato rimane a 23-13.

Gli highlights del match:

Punti Nuova Zelanda

Mete: Bridge (23′) Barrett (26′)
Trasformazioni: Mo’unga (23′; 26′)
Punizioni:
Mo’unga (22′;66′ ) Barrett (72′)

Punti Sud Africa

Mete: du Toit (46′)
Trasformazioni: Pollard (46′)
Punizioni: Pollard (2′)
Drop: Pollard (58′)

La formazione dell Nuova Zelanda:

 In Campo: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ryan Crotty, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Ardie Savea, 5 Scott Barrett, 4 Sam Whitelock, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
In Panchina: 16 Codie Taylor, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Angus Ta’avao, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Shannon Frizell, 21 TJ Perenara, 22 Sonny Bill Williams, 23 Ben Smith

La Formazione Sud Africana:

 In Campo: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Steven Kitshoff
In Panchina: 16 Bongi Mbonambi, 17 Tendai Mtawarira, 18 Trevor Nyakane, 19 RG Snyman, 20 Francois Louw, 21 Herschel Jantjies, 22 Frans Steyn, 23 Jesse Kriel

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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