Molti piloti si sono schierati contro l’aumento dei GP annuali. Fra questi c’è Max Verstappen
Il pilota olandese non sembra essere d’accordo con la decisione presa da Liberty Media di aumentare il umero di Gp, nonostante uno dei nuovi arrivati sia proprio a casa di Verstappen.
“Non sono d’accordo con 22 gare all’anno. Penso che dovremmo semplicemente scegliere i migliori circuiti. So che vogliono fare soldi, ma bisogna anche pensare ai meccanici che scendono in pista. Loro arrivano lunedì o martedì per costruire tutto, mentre i capi arrivano al sabato e se ne vanno addirittura nel corso della gara. Per loro non è un problema. A loro andrebbe bene anche farne 30 all’anno, tanto sarebbe questione di 2 o al massimo 3 giorni per fine settimana. Per la gran parte delle persone sono 5 o 6 giorni di lavoro. Non posso lamentarmi dal mio punto di vista, ma per i meccanici è difficile. Possono chiedere di cambiare lavoro qualora il numero di gran premi aumentasse nuovamente”.
Dalla Racing Point, anche Sergio Perez esprime un parere contrario:
“Vedremo se i meccanici non se ne andranno! Abbiamo iniziato quando c’erano 19 gare. Erano tante. Ma come ho detto pensiamo che per noi piloti siano tante gare, ma in Europa possiamo muoverci il giovedì e andare a casa dopo la gara. Sono più preoccupato per i meccanici e gli ingegneri. Penso che siano loro quelli più preoccupati dall’aumento di gare di anno in anno. Dubito che saranno in grado di avere una vita sociale con così tante gare, quindi è molto difficile. Ci sarà un punto in cui potremmo cercare di avere due gruppi di meccanici, o qualcosa del genere.”
Un tale aumento del numero di GP porterebbe con molta probabilità all’intensificarsi del fenomeno che già attualmente esiste, cioè del doppio team di meccanici che lavoro a rotazione nelle gare.