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Mondiali rugby 2019 Nuova Zelanda-Irlanda

I neozelandesi lasciano poco spazio agli avversari e si vanno a prendere di prepotenza la semifinale con l’Inghilterra. Mondiali Rugby 2019

Inizio molto fisico per questo match. Si gioca una mischia fin dal primo minuto per un in avanti degli All Blacks. Dalla mischia l’Irlanda prova ad andare in attacco ma la difesa conquista il turn over.

Al 4′ minuto Ringrose esce per una spaccatura sul sopracciglio da cui esce sangue viene sostituito da Larmor ma rientrerà poco dopo al 9′. La ferita è stata causata da un contatto con il compagno Henshaw durante un placcaggio multiplo ad un avversario. A sua volta Henshaw viene fatto prima fasciare e poi al 26′ fatto uscire per una concussione dovuta alla botta.

Al 6′ ci sono i primi timidi punti per la Nuova Zelanda con una punizione di Mo’unga (3-0). nulla a che vedere con la marea che sta per arrivare! Gli All Black giocano duramente e velocemente. I loro tentativi di sfondamento sono molto efficaci e le ripartenze veloci, spesso il rack non ha il tempo di formarsi che il giocatore a terra si libera dell’ovale.

Anche se l’Irlanda riesce ad arginare per un po’ questo attacco martellante, a lungo andare ne subisce le conseguenze.

Al 13′ gli All Blacks si portano sotto i dieci metri, sono stati respinti in precedenza, ma questa volta Aaron Smith raccoglie il pallone dal rack e cerca la linea di meta. Deve allungare il braccio ma la meta c’è! Mo’unga trasforma. (10-0)

Chi si aspetta una Irlanda reattiva, rimarrà molto deluso. Il campo e tutto nero e gli All Black mettono a segno altre due mete arrivando a 22-0. Gli Irlandesi provano ancora a difendere e ad attaccare ma passano poco tempo nel campo avversario. Riescono ad avvicinarsi con qualche rimessa solo per essere allontanati in fretta dalla difesa.

Ci provano ancora con una rimessa a 30 sec dal primo gong. La maul avanza bene ma poi viene fermata e l’azione sfuma, non prima di aver acquisito un secondo vantaggio che li porta ancora a giocare sui 5m avversari. Questa volta però ci pensa il 6 irlandese, O’Mahony a bruciare quest’ultima occasione. Owens ha infatti chiamato il TMO e verifica un fallo. O’Mahony ha dato una spallata su un giocatore a terra, è fallo e il possesso al 43′ e neozelandese. Intervento del tutto inutile ai fini tattici, che però segna la fine del primo tempo. Il risultato rimane sul preoccupante 22-0

FINE PRIMO TEMPO

Il secondo tempo non cambia le cose per la formazione in verde che continua a subire la superiorità degli isolani. Per l’esattezza arrivano altre 2 mete per Taylor e Todd. Mo’ unga trasforma solo la prima. Al 61′ (34-0)

Al 68′ l’Irlanda si gioca, dopo una rimessa fallita, un vantaggio sotto i pali con una mischia. Fino ad ora abbiamo visto un pacchetto di mischia neozelandese leggermente superiore e questa potrebbe essere una mossa rischiosa! Infatti la mischia degli All Black regge e costringe gli attaccanti ad aprire il gioco, Henshaw sarà l’uomo a varcare per la prima volta la linea di meta. Il calcio al centro dei pali non è un problema per Joey Carbery, subentrato a Sexton al 62′. (34-7)

La risposta neozelandese arriva poco dopo al 73′ con Bridge che segna i 5 punti e Mo’unga la trasforma (41-7)

Gli Irlandesi non sono soddisfatti dei 7 punti precedenti, sanno più di contentino che di meta dell’onore. Prova ad attaccare al 75′ ma vengono respinti. Ci riprovano e al 77′ sono davanti ai pali. Provano a sfondare e conquistano metri, l’ultimo di questi viene bloccato solo da un intervento irregolare di Matt Todd che si sdraia a terra sulla linea e blocca in modo irregolare l’attaccante facendo muro con la schiena. Owen reagisce immediatamente, da meta tecnica e giallo per Todd che si va a guardare il rsto del match seduto in panchina. (41-14)

Negli ultimi minuti c’è ancora spazio per un’ultima meta degli All Blacks. La linea d’attacco gioca nella metà campo avversaria, oltre i 22m. si gioca veloce e di passaggi. L’ultimo e un lungo di Beauden Barrett per il fratello Jordie che ringrazia e va in meta sul lato estremo destro. Mo’unga sbaglia e il match termina 46-14.

Post Partita

Sono state sicuramente gettate delle pesanti ombre nere sulla Nazionale irlandese. Il team agli inzi di quest’anno era arrivata ai vertici del ranking e ora si ritrova fuori dai Mondiali che non rispecchia il valore dell’Irlanda, anche se contro un avversario come gli All Blacks

Lo stesso allenatore della Nuova Zelanda decide di dedicare le prime parole dell’intervista post match per dare tutti gli onori agli avversari sconfitti.

Steve Hansen

“Vorrei riconoscere pubblicamente Rory & Joe Schmidt. Entrambi hanno contribuito a trasformare l’Irlanda in una squadra che, all’inizio dell’anno, era la numero 1 al mondo”.


Guarda gli Highlights del Match

Punti

Nuova Zelanda

Mete: Aaron Smith (13′, 20′), Beauden Barrett (32′), Codie Taylor (48′), Matt Todd (61′), George Bridge (73′), Jordie Barrett (79′)
Trasformazioni: Mo’unga (14′, 21′, 49′, 74′)
Punizioni: Mo’unga (6′)
Cartellini: Matt Todd (giallo al 77′)

Irlanda

Mete: Robbie Henshaw (69′), Meta Tecnica (77′)
Trasformazioni: Joey Carbery (70′)

Formazioni

Nuova Zelanda

In Campo: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Jack Goodhue, 12 Anton Lienert-Brown, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Ardie Savea, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
In Panchina: 16 Dane Coles, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Angus Ta’avao, 19 Scott Barrett, 20 Matt Todd, 21 TJ Perenara, 22 Sonny Bill Williams, 23 Jordie Barrett

Irlanda

In Campo: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
In Panchina: 16 Niall Scannell, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Tadhg Beirne, 20 Rhys Ruddock, 21 Luke McGrath, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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