Scopriamo la nuova stagione NBA analizzando squadra per squadra: nella Baia per tornare a dominare, i Golden State Warriors!

Ultima tappa nella Western Conference quella odierna con l’arrivo nella Baia di San Francisco per conoscere i Golden State Warriors del dopo KD. Scopriremo le loro caratteristiche, i punti deboli, acquisti e cessioni, obiettivi stagionali e l’uomo chiave.

Golden State Warriors

Stagione 18/19: 1° ad Ovest, record: 57-25

I Golden State Warriors negli ultimi anni hanno dominato la scenda NBA con una squadra fortissima capace di sfondare record impensabili e vincere titoli senza sudare troppo. L’anno scorso però le congiunzioni astrali hanno fermato una squadra imbattibile e consegnato il titolo in Canada. L’estate che arrivava vedeva la free agency di Klay Thompson e Kevin Durant quindi destava particolari preoccupazioni. Mentre il primo ha deciso di legarsi ancora alla Baia rinnovando, il secondo ha scelto di voler provare un altra esperienza. Qui però la dirigenza Warriors è stata bravissima a capitalizzare una sign and trade che ha portato un nome come D’Angelo Russell che potrà essere confermato oppure scambiato a gennaio per qualche altro nome grosso magari più funzionale.

Curry è il giocatore con più triple segnate in NBA in una stagione: ben 402.

Sicuramente l’assenza di KD, e quella di giocatori funzionali come Iguodala e Livingston, peserà tantissimo e fa passare la squadra da favorita a una delle contender ma non si può dire che la franchigia sia rimasta fregata. Importante quindi dovrà essere la prima parte di stagione per capire il grado di compatibilità tra DLo e il sistema di Kerr ormai collaudatissimo. L’infortunio di Thompson tuttavia diminuisce ancora di più le aspettative dei bookmakers sulla squadra gialloblu. Una stagione da seguire quindi quella di Golden State perché potrebbe cambiare da un momento all’altro oltre a far vedere un basket eccezionale e Steph Curry probabilmente maggiormente responsabilizzato. Perché nell’NBA di oggi se hai Curry non puoi non partire con i favori del pronostico.

Roster 2019/20

  • #12 Ky Bowman
  • #8 Alec Burks
  • #2 Willie Cauley-Stein
  • #32 Marquese Chriss
  • #30 Stephen Curry
  • #10 Jacob Evans
  • #23 Draymond Green
  • #33 Andrew Harrison
  • #1 Damion Lee
  • #5 Kevin Looney
  • #7 Eric Paschall
  • #31 Kavion Pippen
  • #3 Jordan Poole
  • #22 Glenn Robinson III
  • #0 D’Angelo Russell
  • #6 Alen Smailagic
  • #4 Omari Spellman
  • #11 Klay Thompson
  • #95 Juan Toscano-Anderson
DLo nella gara di preseason contro i Lakers.

Acquisti

D’Angelo Russell, Willie Cauley-Stein, Alec Burks, Glenn Robinson III, Marquese Chriss, Omari Spellman, Jordan Poole, Ky Bowman, Andrew Harrison, Eric Paschall, Kavion Pippen. Allen Smailagic, Juan Toscano-Anderson.

Cessioni

Kevin Durant, Andre Iguodala, DeMarcus Cousins, Shaun Livingston, Jordan Bell, Quinn Cook, Jonas Jerebko, Damian Jones, Andrew Bogut, Marcus Derrickson, Alfonzo McKinnie.

Punti deboli

La squadra ha perso tasselli importanti come Cousins, Livingston ma soprattutto Iguodala e Durant fondamentali nel gioco di Kerr. D’Angelo Russell è un giocatore abbastanza anarchico e dovrà avere il suo tempo per integrarsi. Thompson fuori per lunga parte della stagione può costare tante vittorie.

Punti di forza

Hai un sistema collaudato, uno dei giocatori più forti degli ultimi dieci anni e un enorme scudiero come Draymond Green. Cosa vuoi di più dalla vita? Kerr è uno dei coach più bravi del panorama NBA e la dirigenza è sempre vigile e attenta, i Warriors sono in mani sicure.

Uomo chiave

Stephen Curry

Stephen Curry

Obiettivo stagionale

Puntare più in alto possibile. La squadra farà sicuramente i playoff anche se forse da un seed peggiore rispetto agli scorsi anni ma può raggiungere qualsiasi risultato. Finali di Conference sembrano il risultato minimo ad oggi.

Previsione: 3° ad Ovest, record: 57-25

Di Giuseppe Capizzi

Sono un 30enne napoletano con la passione per lo sport. Seguo tutte le principali competizioni sportive ma in particolare sono malato di calcio e NBA. Amo viaggiare e credo che l'esperienza formativa più grande sia stata visitare New York.

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