Ricciardo parla del suo passaggio alla Renault e risponde a Webber

Non è stata una gran stagione quella del 2019 per il 30enne australiano. Daniel Ricciardo lo scorso anno ha rinunciato al suo posto in Red Bull dopo una stagione con qualche podio (2, Cina e Monaco) e molti ritiri (ben 8!), facendo un passo indietro nella meno competitiva scuderia francese.

Quest’anno seppur con meno ritiri (4 per ora), Ricciardo ha collezionato molti meno punti, 42 contro i 146 dello scorso anno a parità di GP.

La scelta del passaggio alla Renault è sembrata a molti uno spararsi alle gambe. Non sappiamo quale siano esattamente le ragioni che hanno spinto il pilota ad abbandonare un team competitivo come la Red Bull. Forse una di queste è stata il suo ex collega, Max Verstappen e la competizione instauratasi con esso per il ruolo di primo pilota.

In ogni caso il Ricciardo ha pensato che il passaggio in Renault fosse per lui la decisione migliore, così come dichiarato da lui stesso al momento del cambio di sedile:

“Ho sentito che era uno di quei momenti momento in cui era bene per me andare avanti e ricominciare da qualche altra parte. Penso che sarà salutare per me[…]”

Daniel Ricciardo
Mark Webber. Ha gareggiato dal 2002 al 2013 per Minardi, Jaguar, Williams ed infine Red Bull. In carriera ha vinto 9 GP e conquistato 42 podi, per un totale di 1047,5 punti!

Chi ha avuto dei dubbi è sicuramente Mark Webber, pilota connazionale di Ricciardo e che ha occupato il suo stesso sedile in scuderia fino 2013. Prevedendo la situazione attuale Webber, al momento del suo passaggio, affermò:

“Daniel ha sicuramente una classe di livello mondiale. Lo sappiano, è un pilota di prim’ordine, non c’è dubbio. A volte devi fare un passo indietro se vuoi farne due in avanti. Ma deve essere realistico su ciò che potrà fare lì o nel tempo che gli è rimasto a disposizione in Formula 1. Avrò ancora parecchio tempo, ma tutti vorremmo vederlo in una situazione più competitiva di quella in cui sarà nei prossimi due anni”

Recentemente Webber è tornato sulla questione, forte dei pochi risultati ottenuti dalla Renault e dallo stesso Ricciardo:

“Daniel non ha dimenticato come si guida. E’ stimato, ma ovviamente non è in una buona posizione al momento. Un pilota ha bisogno di risultati, di bere lo champagna sul podio. Deve ritrovare le prestazioni in pista, così come il Team deve metterlo in condizione di poterlo fare”

Daniel Ricciardo

Ricciardo recentemente in una intervista ha parlato proprio del suo passaggio alla Renault, rispondendo anche a Webber:

“Da parte mia, non ci sono rimpianti. Ho provato a immaginarmi alla Red Bull quest’anno e guardare i potenziali risultati che avrei potuto avere, ma non credo che sarebbe stato diverso da quello che ho provato l’anno scorso. Non credo che sarei progredito. Max ha vinto un paio di gare, ma non hanno fatto nulla di più rispetto a quando ero lì. Guardo l’anno scorso e sì, ero molto più avanti nel campionato, ma ero un pilota molto più frustrato. Avrei potuto salire sul podio un paio di volte”

Parlando delle dichiarazioni di Webber:

“Ho capito quello che Mark sta dicendo, ma se mi sedessi con lui e gli spiegassi perché ho scelto il trasferimento, allora capirebbe subito. Guardo l’anno scorso e sì, ero molto più avanti in campionato, ma ero un pilota molto più frustrato. Personalmente, ho ottenuto molto di più da me stesso quest’anno. Ho imparato a guidare in modo diverso, soprattutto all’inizio dell’anno quando non ero così a mio agio con la macchina.

Ricciardo è piuttosto positivo dei risultati ottenuti quest’anno:

“Sto meglio e ho fatto bene ad andarmene. Contro Nico ovviamente siamo in parità in campionato ma il mio record di qualifiche contro di lui (11-5 a favore di Ricciardo) parla da solo. Quest’anno, per come l’ho vista, non siamo mai stati in grado di vincere un campionato. Naturalmente il quarto è migliore del quinto, che è meglio del sesto. Finché si fanno passi in avanti verso il 2020 e ci mettiamo in una posizione tale da lottare per il podio l’anno prossimo, per me va bene.”


Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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