Sergio Parisse

Il Capitano azzurro parla della sfida che lo aspetta al 6 Nazioni e del suo probabile ritiro

Parisse indossa la maglia Azzurra dal 2002, collezionando ben 142 presenze o cap. Diventato capitano nel 2018 è ormai uno dei volti storici della nostra Nazionale. Ora probabilmente il capitano si prepara alla sua ultima stagione.

Al momento devo valutare più l’aspetto fisico che quello mentale. Devo stare attento con i miei tendini. Ci sono buone probabilità che questa sia la mia ultima stagione. Quel che è certo è che se continuerò ci sarà un’altra annata. Ho fatto molti sacrifici, ora voglio dare un po’ di stabilità alla mia famiglia”.

Il suo ritiro dalla nazionale sarebbe dovuto arrivare dopo i Mondiali, ma il tifone Hagibis fece chiudere a tavolino la partita contro la Nuova Zelanda e Parisse, non volendo chiudere in questo modo, ha posticipato il suo ritiro.

“Hagibis ha rovinato i nostri Mondiali, ma ormai è storia passata. Vorrei chiudere con il prossimo Sei Nazioni, ma prima ne devo parlare con Franco Smith”

Parisse conosce bene l’attuale tecnico della Nazionale, dato che entrambi hanno giocato per il Benetton Treviso (Parisse dal 2002 al 2005)

“Il prossimo allenatore dell’Italia per fare bene dovrà avere rispetto per la nostra storia e capire chi sta allenando. Inglesi e neozelandesi sono più rigorosi di noi, ma non avranno mai la nostra passione. Non si può fare copia e incolla con altre culture. Noi tendiamo però ad accontentarci, a rilassarci, per questo serve un tecnico che sappia mantenere alta la tensione. Franco ha giocato e allenato in Italia e io sono così vecchio da aver giocato con lui a Treviso. Conosce bene il nostro ambiente. Può fare bene.”

Nel 6 Nazioni l’Italia non vince da anni, di preciso dal 2015, ma Parisse è comunque soddisfatto dal lavoro fatto da O’Shea.

Per me quello che Conor ha dato in termini di organizzazione, di crescita delle franchigie è stato importantissimo . Rispetto a 4-5 anni fa l’Italia ha molta più profondità in tutti i ruoli”.

Io gioco in Nazionale da 15 anni e i progressi li ho visti. Certo, avessimo vinto due o tre partite in più, contro Tonga nel 2016 dopo la vittoria sul Sud Africa, contro la Francia e la Scozia nell’ultimo Sei Nazioni, i progressi sarebbero stati più consistenti. Si poteva fare meglio. Ma è inutile recriminare. Ora dobbiamo pensare a dare il meglio nei prossimi 8-12 anni”

Attualmente il capitano Azzurro gioca nel Tolone in Francia (dal 2019) e la sua permanenza non è ancora stata decisa. Precedentemente aveva militato per ben 14 anni allo Stade Francais Paris.

“Al momento la mia permanenza a Tolone non è una cosa all’ordine del giorno: per il momento non ne abbiamo discusso. Vedremo più avanti se ci saranno le condizioni e il desiderio di farlo”.

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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