L’Italbasket mette giù un quarto quarto da paura e rimonta la Nigeria strappando il pass per i quarti. Melli e Mannion sugli scudi

Mattinata storica per il basket azzurro: l’Italia batte la Nigeria per 80-71 alla Saitama Super Arena di Tokyo e si qualifica per i quarti di finale. Gli azzurri vincono in rimonta grazie ad un quarto quarto straordinario (24-8) e ora possono sognare. La squadra di Coach Sacchetti parte molto bene nel primo quarto trovando anche il massimo vantaggio a +15 sul finale. Nel secondo però gli africani rientrano prepotentemente in partita sfruttando il fattore fisico. Dopo l’intervallo l’inerzia sembra sempre a favore della Nigeria che trova il primo vantaggio e prova addirittura l’allungo sul +7 a 10 minuti dal termine. Sacchetti scuote i suoi che rispondono alla grande con un parziale di 14-0 e vantaggio nuovamente italiano. I nigeriani forzano conclusioni difficili costretti dalla difesa azzurra e l’Italbasket ne approfitta piazzando l’allungo decisivo per la vittoria. L’Italia ora attende le altre sfide per conoscere il piazzamento nel suo girone (prima o seconda) e chi sarà l’avversario ai quarti.

Partita da vero capitano per Nik Melli con 15 punti e 5 rimbalzi, benissimo anche Nicolò Mannion con 14 e 4 rimbalzi. Achille Polonara è solido con 13 punti, 5 rimbalzi e 2 assist, 12 e 4 assist per Simone Fontecchio. Tonut chiude in doppia cifra, 4 assist per Pajola, Vitali cattura 6 rimbalzi. Nella Nigeria brilla Chimezie Metu con 22 punti e 10 rimbalzi, ne mette 20 Nwora. Okafor bene con 14 e 8 rimbalzi, non entra in partita Achiuwa.

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Italia – Nigeria 80-71

Italia: Fontecchio 12, Melli 15, Pajola 4, Polonara 13, Tonut 10. Panchina: Mannion 14, Ricci 6, Gallinari 3, Tessitori 3, Moraschini, Vitali.

Nigeria: Achiuwa 5, Nwora 20, Okpala 2, Oni 3, Vincent 3. Panchina: Metu 22, Okafor 14, Okogie 2, Agada, Emwgano, Nwamu.

Di Giuseppe Capizzi

Sono un 30enne napoletano con la passione per lo sport. Seguo tutte le principali competizioni sportive ma in particolare sono malato di calcio e NBA. Amo viaggiare e credo che l'esperienza formativa più grande sia stata visitare New York.

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