Stanotte parte la stagione NBA 2021/22 e riparte la caccia all’anello. Chi sono le contender nelle due Conference?

Nella prossima notte riparte ufficialmente la stagione NBA con l’opening night dedicata ai campioni in carica Milwaukee Bucks. Giannis e compagni riceveranno l’anello per la vittoria dello scorso anno contro i Brooklyn Nets e poi si inizierà con la palla a due. Da quel momento in poi si inizierà a pensare a chi sarà il prossimo campione fra previsioni ed imprevisti. Per darvi un quadro completo diamo un occhiata alle franchigie che sono contender serie per la lotta al titolo. Ve ne illustreremo 10, 5 per Conference, più due sorprese.

Eastern Conference

Milwaukee Bucks

I campioni in carica non possono che essere fra le più accreditate per la vittoria del titolo. La squadra di Budenholzer non ha cambiato granché e ha guadagnato esperienza nei scorsi playoff. Antetokounmpo rimane fra i giocatori più impattanti nella lega, Middleton e Holiday si sono dimostrati i partner perfetti del greco. Inoltre non si deve mai sottovalutare la voglia dei Bucks di bissare il titolo e mostrare la propria forza. Milwaukee vuole far vedere che non è stato un titolo fortunato ma conquistato con valore.

Dall’altro lato l’addio di PJ Tucker pesa sul lato difensivo della squadra. Il neo giocatore di Miami è stata l’arma decisiva nelle semifinali contro Brooklyn per limitare Durant. In regular season non si creerà questa problematica ma, a partire dai playoff, Budenholzer dovrà trovare delle alternative valide. Altro punto interrogativo è il recupero di DiVincenzo che può spostare tanto gli equilibri stabiliti nell’ultima post-season.

Brooklyn Nets

I Nets sono sicuramente i super favoriti per la vittoria della Eastern Conference e anche del titolo NBA. La sfortuna avuta nell’ultima post-season è stato l’ennesimo segnale della forza del collettivo in ottica titolo. Harden al 100% nei momenti cruciali è un fattore importantissimo, Durant si è dimostrato forse il miglior giocatore nella lega. Il roster è di primissimo livello con veterani come Aldridge, Mills e Millsap oppure alternative valide come Bembry, Brown o Claxton. Nash ha in mano forse il miglior gruppo della NBA e deve solo trascinarlo alla vittoria.

La grande incognita è sicuramente il caso Kyrie Irving. Il play non ha voluto vaccinarsi e per le regole dello stato non può giocare nelle gare in casa. La franchigia ha deciso di non prendere in considerazione il giocatore finché non sarà vaccinato e la sua assenza pesa tanto. Irving poteva essere la ciliegina finale ma probabilmente verrà scambiato prima della Trade Deadline. Questo caso potrebbe inoltre destabilizzare l’ambiente dei Nets ed essere la miccia per l’esplosione del progetto Super Team.

Atlanta Hawks

I finalisti di Conference dello scorso anno sono gli underdogs per eccellenza. Trae Young si è dimostrato un giocatore di primissimo livello e un trascinatore tecnico ed emotivo della squadra. McMillan avrà inoltre molto più materiale in questa stagione fra i ritorni di Hunter e Reddish a pieno regime più l’inserimento di Luwawu-Cabarrot nelle rotazioni. Nota di merito inoltre per il “nostro” Danilo Gallinari che si è dimostrato un jolly importante nei momenti decisivi.

L’assenza di Okongwu fino a dicembre pesa ma l’obiettivo degli Hawks non è di certo la regular season. Il roster è di certo costruito bene ma la squadra sembra troppo dipendente dalla resa di Trae Young. Se il play texano non dovesse rendere o ancora peggio infortunarsi le chance di Atlanta crollerebbero. Altra incognita sarà l’approccio della squadra in post-season contro i big teams: il percorso fortunato dello scorso anno potrebbe non capitare più.

Philadelphia 76ers

I Sixers rimangono una delle contender ad Est nonostante i tanti problemi avuti in estate. Embiid è uno dei giocatori più dominanti della lega e difficilmente marcabile sotto canestro. Doc Rivers rimane uno dei migliori tecnici nonostante gli errori degli ultimi anni. Gli inserimenti di Seth Curry e Drummond (in buono stato) possono essere delle armi importanti così come i rientri di Green e Harris.

Ovviamente la questione Ben Simmons è la grande spada di Damocle che cade sulla testa di Philly. Il giocatore non voleva più giocare con i Sixers, squadra e coach lo avevano praticamente escluso ma la dirigenza non è riuscito a piazzarlo. Lo strappo è stato ricucito all’apparenza ma non si conosce quanto Simmons possa giocare e con quali motivazioni lo farà. Un elemento di disturbo pesante che i Sixers dovranno risolvere il prima possibile.

Miami Heat

Miami è fra le squadre che si è mossa meglio durante l’off-season. Gli Heat dovevano cancellare la scorsa stagione e hanno voluto osare sul mercato. Kyle Lowry, Markieff Morris e PJ Tucker sono tre pezzi importanti per dare l’assalto. In particolare l’ex Toronto può portare esperienza e concentrazione ad un gruppo di giovani che deve compiere l’ultimo salto. Tutto girerà come sempre intorno a Jimmy Butler ma i miglioramenti di Adebayo e Herro saranno fondamentali.

Le speranze su Oladipo sono ormai concluse e Miami lo piazzerà al miglior offerente prima del Deadline. La fisicità dei top team ad Est sarà il vero ostacolo per la squadra di Spoelstra come furono i Milwaukee Bucks lo scorso anno. Miami spera inoltre di evitare i tanti infortuni occorsi nella scorsa stagione, fattore determinante.

Western Conference

Phoenix Suns

I Suns ripartono dopo la delusione delle scorse Finals con la voglia di riprovarci di nuovo. Il percorso della scorsa post-season è stato sicuramente favoriti dagli handicap degli avversari ma Phoenix vuole ribadire la sua forza. Chris Paul si è dimostrato ancora una volta un leader tecnico e morale migliorando anche i suoi compagni. Ayton dovrà confermarsi in questa stagione, Booker è atteso al passo definitivo verso l’essere una star. Dal mercato sono arrivati dei pezzi importanti per il roster come McGee, Payton o Shamet che saranno utili.

Phoenix è forse la più grande incognita fra le contender ad Ovest. La squadra c’è, è anche ben allenata ma la ripetizione di un percorso fantastico sembra difficile. Chris Paul al 100% è un lusso in questo momento e tutti incrociano le dita per un’altra stagione fortunata. Le avversarie saranno inoltre molto più agguerrite rispetto all’anno scorso e si sono rinforzate tutte.

Los Angeles Lakers

I gialloviola sono stati la squadra più presente sul mercato e hanno creato la vera alternativa ai Nets. LeBron James e Anthony Davis hanno voglia di rivalsa dopo i tanti infortuni dello scorso anno. Westbrook è stato il colpo in ottica super team, Carmelo Anthony e il ritorno di Rajon Rondo offrono esperienza dalla panchina. Howard e DeAndre Jordan in una forma accettabile sono pezzi utili mentre Ariza, Monk e Nunn daranno una grande mano. Vogel avrà un roster fantastico con cui fare esperimenti e trovare la migliore soluzione per vincere.

Sicuramente i dubbi nascono sulla coesistenza di Westbrook nel contesto Lakers e la preseason finora non ha dato grandi rassicurazioni. L’età media del roster è alta e gli infortuni potrebbero essere un fattore decisivo in negativo. Infine un roster completamente nuovo avrà bisogno di giocare assieme per amalgamarsi e soprattutto all’inizio potrebbe pagare pegno.

Utah Jazz

I Jazz sono forse la contender più sottovalutata ad Ovest. Gobert, Mitchell e Conley formano un terzetto eccezionale sui due lati del campo. Utah resta una dei collettivi più coesi e con un gioco riconoscibile già da anni. Gli ingressi di Paschall e Whiteside possono portare freschezza e imprevedibilità, Gay invece darà esperienza. Snyder si conferma uno dei tecnici più preparati e proverà a fare l’ultimo passo.

Gli Utah Jazz devono però scrollarsi da dosso l’etichetta di squadra da regular season. Ai playoff la franchigia di Salt Lake City si scioglie sul più bello e mostra tutti i limiti. Gobert deve compiere un passo avanti sotto il profilo offensivo, la forma di Mitchell diventa cruciale per il proseguo dei Jazz ai playoff.

Denver Nuggets

Avere l’ultimo MVP della regular season iscrive di fatto Denver alla lista delle contender. Malone ha confermato la gran parte del roster, Gordon è entrato dentro gli schemi in modo definitivo e Porter Jr ha migliorato le sue prestazioni. Le motivazioni dopo lo sweep subito da Phoenix lo scorso anno sono migliaia e potrà essere un arma ai playoff.

Il fatto di non avere alternative in panchina può pesare in alcuni momenti della stagione dove ci saranno infortuni. Il recupero di Jamal Murray è il punto interrogativo più grande dei Nuggets. La guardia è un tassello fondamentale per Malone e trovarlo in ottima forma ai playoff diventa cruciale.

Los Angeles Clippers

L’altra parte di Los Angeles nonostante i tanti problemi rimane fra le squadre più accreditate. Paul George si è sbloccato nell’ultima post season e dovrà confermarsi in questa stagione. PG13 avrà inoltre il compito di guida in assenza di Kawhi Leonard. I miglioramenti di Terrance Mann e l’arrivo di un play puro come Bledsoe può risultare la mossa giusta.

Sicuramente l’assenza prolungata di Kawhi Leonard peserà tantissimo nei momenti clutch. L’ex Toronto rappresenta la sliding door della stagione: non averlo ai playoff calerà le chance di vittoria. In tutto ciò mancherà per un po’ anche Ibaka e le alternative per ora non sono di primo livello.

Le due outsider

Abbiamo scelto inoltre due outsider, una per Conference, su cui poter puntare il famoso centesimo. Ad Est abbiamo scelto i Chicago Bulls, nominando sicuramente i New York Knicks e i Boston Celtics. Nella Western Conference invece vi citiamo i Golden State Warriors, preferiti rispetto ai Dallas Mavericks.

Chicago Bulls

Chicago è fra le squadre che ha fatto più mercato quest’estate. Ball, Caruso, DeRozan e Jones Jr sono un upgrade fenomenale ad un roster che vede già LaVine, Vucevic e Patrick Williams. L’assenza iniziale di Coby White può incidere ma la regular season sarà il viatico per consolidare un ottimo roster. Donovan dovrà trovare la quadra e sperare di qualche rinforzo in più prima della deadline. In attacco infatti Chicago dovrà lavorare molto più che sulla difesa dove rappresenta una delle squadre migliori.

Golden State Warriors

I californiani sono una franchigia da tenere d’occhio nel folto Gruppo ad Ovest. Steph Curry è un fattore ovunque e anche nella scorsa disastrosa stagione dei suoi ha brillato. Il ritorno di Iguodala può dare una mano ai tanti giovani, Klay Thompson invece sarà il punto di svolta per competere. Il remake dei Splash Brothers è la vera arma in più dei Warriors ma bisognerà capire quando e come tornerà Klay. Wiseman out per la non vaccinazione può pesare ma la situazione sembra risolvibile.

Di Giuseppe Capizzi

Sono un 30enne napoletano con la passione per lo sport. Seguo tutte le principali competizioni sportive ma in particolare sono malato di calcio e NBA. Amo viaggiare e credo che l'esperienza formativa più grande sia stata visitare New York.

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