Roma – Napoli: dal gemellaggio ad aspra rivalità, ecco le origini di uno degli asti sportivi più profondi del calcio italiano
Un gemellaggio che si è tramutato negli anni in una sentitissima rivalità: le origini dell’odio tra Roma e Napoli
Roma e Napoli: due città e due popoli per certi versi molto simili. Due piazze viscerali e passionali. Due tifoserie un tempo amiche ma oggi acerrime rivali. L’odio tra i giallorossi ed i biancazzurri è uno dei più profondi in Italia, una rivalità spesso sfociata nelle violenze ed in sanguinosi scontri. Il caso più eclatante fu il tristissimo caso di cronaca nera del 3 maggio 2014, ovvero la morte del tifoso del Napoli Ciro Esposito nell’agguato subito dai supporters partenopei per mano dei romanisti avvenuto poco prima della finale di Coppa Italia tra il club di De Laurentiis e la Fiorentina.
Galeotto fu il gestaccio di Salvatore Bagni
Un tempo il derby del Sole era un’occasione di amicizia e raccoglimento, in un’epoca -ormai passata- in cui il calcio era davvero del popolo ed il pallone era intriso di sentimenti e romanticismo. Ma il tutto era destinato a cambiare e sul tramonto degli anni ’80 si registrò un avvenimento esemplare che incrinò pesantemente i rapporti tra le due calde e focose tifoserie.
Era il 25 ottobre del 1987 e si disputava Roma – Napoli. La partita in questione fu accesissima ed infatti sul tabellino dell’arbitro furono iscritte ben due espulsioni tra le file dei partenopei. Nonostante l’handicap, gli azzurri riuscirono ad agguantare un impronosticabile pareggio, ed è per questo che gli animi si scaldarono ulteriormente. Il Napoli fu tartassato dai fischi incessanti dei tifosi romanisti ed a quel punto Salvatore Bagni si rese protagonista di un insulto che, sfortunatamente, entrò nella storia del calcio italiano: il maledetto ‘gesto dell’ombrello’ rivolto ai tifosi della Roma. Quello fu il momento in cui la ferita divenne insanabile e l’odio tra le due tifoserie divampò fino a diventare corrosivo. Lo stesso Salvatore Bagni, ai posteri, si è detto pentito di aver acceso la miccia con quell’ignobile gesto, frutto del nervosismo e della tensione del momento.
Mi dispiace che il gemellaggio tra le tifoserie di Napoli e Roma si sia spezzato per colpa mia. Purtroppo io in campo ero così, andavo spesso su di giri. E quel pomeriggio, all’Olimpico, ero particolarmente nervoso. Stavamo perdendo, poi Francini pareggiò. Ma il mio gesto rivolto ai tifosi giallorossi non aveva giustificazioni”
Salvatore Bagni a TuttoSport.
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