A seguito delle proteste Renault, la FIA ha deciso che i freni delle Racing Point sono una copia di quelli Mercedes
Tutti lo pensavano ma nessuno voleva dirlo: la Racing Point 2020 è la Mercedes 2019, una copia che va ben oltre la pelle esterna, una pelle che col cambio di colore mal celava il misfatto.
Il problema è che copiare non è illegale, a meno che non si siano ricevuti (o rubati) dei dati dall’altra scuderia. Per questo quando la Renault ha deciso di puntare il dito lo ha fatto contro i freni anteriori, elementi difficili da copiare se non hai i dati di partenza.
La prima denuncia è arrivata al GP di Stiria e a seguito di questa la FIA ha deciso di sequestrare le prese d’aria dei freni dalle Racing Point e dalle Mercedes. Oggi, dopo tre settimane e altre due denunce (Ungheria e Gran Bretagna) la FIA è arrivata alla sua conclusione che i freni sono una copia illegale di quelli Mercedes.
Per questo la Scuderia ha ricevuto una multa di 200.000 euro e 7,5 punti nel Campionato Costruttori per ciascuna monoposto. Nessuna squalifica e sembra che la Racing Point potrà continuare ad utilizzare le parti-copia.
La FIA chiarisce quest’ultima parte della decisione spiegando che i freni fanno parte delle “listed parts” (ovvero le parte che non è possibile passare da una scuderia all’altra) solo da quest’anno. Gli attuali freni della Racing Point sono stati creati a partire da dei dati che erano stati passati prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento.
Con 15 punti in meno nella classifica, la Racing Point scivola giù dal 5° (42 punti) al 6° posto (27 punti), ancora abbastanza lontana dal fondo, ma non troppo dalla lotta per il centro classifica, considerando che oltre a questa non arriveranno ulteriori penalità.