Il campione inglese ripercorre i motivi che lo hanno portato a firmare con Mercedes nel 2013 “Era un team che stava crescendo

Hamilton nella stagione 2020 è riuscito ad eguagliare il record di Schumacher di 7 titoli Mondiali e superato quello di GP, un risultato frutto della accoppiata con Mercedes, con cui ha dominato l’era turbo-ibrida.

Ma quando nel 2013 si unì al team, la scuderia tedesca non era quella di oggi e Hamilton lasciò la storica McLaren per partecipare ad un progetto coraggioso con Mercedes. Una scelta di cui oggi (ovviamente) non si pente, ma Hamilton ammette anche che se fosse rimasto in McLaren probabilmente oggi avrebbe un solo titolo.

McLaren era la mia famiglia, sono stato con loro da quando avevo 13 anni. La McLaren aveva già avuto una storia incredibile, avevano vinto diversi campionati diversi campionati, era già una squadra illustre e sentivo che non stavo aiutando a costruire qualcosa.”

Potevo restare, potevo non rischiare, ma se l’avessi fatto probabilmente avrei soltanto un titolo in bacheca dopo 14 anni in F1. Le cose accadono per un motivo, in un modo o nell’altro. Sono davvero grato di aver fatto quella scelta. Quando sono entrato a far parte della Mercedes era un team che stava crescendo. Grazie a persone come Niki, riposi la sua anima, Ross e Mercedes per aver creduto veramente in me“.

Intanto Hamilton, ad oggi, non ha ancora apposto la sua firma sul contratto 2021 e dalle parole di Toto Wolff sembra che le trattative potranno protrarsi fino alla gara in Bahrain.

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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