Chase Carey: “Un tam che non è in grado di correre non farà saltare la gara”.

Questo l’annuncio fatto da Carey, presidente della F1 che non vuole il ripetersi di ciò che è successo in Australia. Nel caso in cui un membro dello staff venisse trovato positivo verrebbe messo i quarantena e se si tratta di un pilota al suo posto subentrerebbe quello di riserva.

“Non annulleremo la gara per un infetto. La serie delle ipotesi è troppo ampia per avere un piano pronto per tutti, ma se un team non fosse in grado di correre, la gara non verrebbe cancellata. Se un pilota avesse un’infezione, le squadre hanno piloti di riserva disponibili. Non andremmo avanti se non fossimo molto fiduciosi di avere stilato il protocollo necessario con le competenze e le capacità per fornire un ambiente sicuro e gestire qualsiasi problema”.

Anche se non sarà possibile mantenere il distanziamento nei box fra i meccanici, Carey dichiara che sono state prese tutte le precauzioni possibili e sono stati previsti diversi scenari nel caso si presentasse una infezione. La F1 ha lavorato in stretto contatto con degli esperti esterni per stilare un regolamento di quasi 90 pagine.

Al suo interno ci sono regole che normano qualsiasi processo, dal viaggio di andata al distanziamento in hotel, durante i pasti ed in pista. Inoltre Carey parla di test che saranno effettuati ogni due giorni.

“Non andremmo avanti se non fossimo molto sicuri di disporre delle procedure, delle competenze e delle capacità necessarie per fornire un ambiente sicuro e gestire qualsiasi problema si presenti.”

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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