Il CT della Nazionale italiana farà il suo esordio al 6 Nazioni. Per lui la dura sfida di mantenere il lavoro fatto in precedenza e di guidare i giovani giocatori.

In vista del lancio ufficiale del 6 Nazioni a Londra, Franco Smith, nuovo commissario tecnico della Nazionale, ha parlato della sfida che aspetta l’Italia e del nuovo volto che vuole dare alla Nazionale.

“Cercheremo di dare all’Italia un DNA riconoscibile, vogliamo rafforzare la nostra presenza fisica in campo. Conosco bene il rugby italiano ho lavorato molto qui e cercherò anche di utilizzare la mia esperienza con la Nazionale sudafricana per migliorare il lavoro già fatto.”

Smith prende in mano le redini della Nazionale in un momento particolare. Nuovi volti si stanno affermando sulla scena del rugby italiano a livello nazionale (anche con i successi in U20) e molti giocatori esperti stanno lasciando la Nazionale.

“Per scegliere i trentasei giocatori che abbiamo convocato è stato seguito un processo determinato. Dopo una coppa del mondo molte squadre cambiano, si rivoluzionano introducendo molti giovani. Per me è importante però mantenere un equilibrio fra novità ed esperianza. C’è bisogno di giocatori con esperienza che passino ai giovani il senso del lavoro già fatto, così che loro possano portarlo avanti.”

Smith si sofferma quindi a parlare anche di Sergio Parisse che ha ceduto il testimone di capitano a Luca Bigi e non sarà presente per gran parte del torneo. Chiuderà però la sua carriera nel match del 6 Nazioni contro l’Inghilterra.

“Ho iniziato a giocare con Sergio tanti anni fa. Pochi giocatori giocano 5 coppe del mondo e un professionista ed un esempio per tanti. Merita la possibilità di concludere la sua carriera nel Sei Nazioni e non con un match come quello dei Mondiali (Ita-NZL vene deciso a tavolino a causa del tifone Hagibis).”

Riguardo alla scelta di Luca Bigi come nuovo capitano Smith dichiara:

“Abbiamo identificato una “leadership group” di sette giocatori, tra cui Luca Bigi. E’ un percorso nuovo, diverso, ma che ha un obiettivo: supportare costantemente la squadra e il capitano dentro e fuori dal campo. Bigi ha già con le idee chiare su quello che dobbiamo fare, quando ci siamo radunati per la prima volta un paio di settimane fa. È un gruppo composto da tanti giocatori esperti ma anche da giovani che hanno portato orgoglio, vivacità ed entusiasmo, qualcosa che ci serviva.”

Attualmente la Nazionale si sta allenando a Roma fino al prossimo sabato. I prossimi programmi la vedranno impegnata a Verone il 26 gennaio dove svolgerà altre due giornate di allenamento fino al 29, giorno della partenza per il Galles.

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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