Il portiere parla a Sky Sport in occasione del suo 42esimo compleanno. Dallo scudetto Juventus a Kobe Bryant, Buffon dice la sua

Gianluigi Buffon nel giorno del suo 42esimo compleanno decide di rilasciare una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. Il portierone bianconero parla della sua età: “Dopo una certa età compiere gli anni non è proprio una grande festa, ma è un qualcosa di inevitabile che va accettato sempre con il sorriso sulla bocca e con la soddisfazione a 42 anni di essere ancora un calciatore, di aver un buon rendimento e di essere una persona felice“.

Gigi poi spende due parole su Kobe Bryant:  “È un qualcosa di inverosimile perché quando queste tragedie toccano delle personalità così importanti nel pieno della loro vita ti fanno sentire molto più vulnerabile. Sembra che la vita, lo star bene e la salute a determinate persone sia quasi dovuta, quindi non immagini mai che un mostro sacro, uno sportivo ineguagliabile come Kobe Bryant potesse avere un epilogo simile”.

“A Napoli senza mordente”

Il neo 42enne arriva poi sulla sconfitta della Juventus a Napoli (che ha ufficializzato Politano) e sul momento bianconero: È una sconfitta brutta per il modo in cui è arrivata, perché secondo me potevamo e dovevamo fare qualcosa di meglio. Però sono dei passaggi delicati, negativi, che secondo me in una stagione servono per ritrovare fame, umiltà e per non dare nulla per scontato. Probabilmente noi, in maniera inconscia, abbiamo affrontato la gara sapendo di un Napoli in difficoltà e in grande emergenza. L’occasione avrebbe dovuto darci più entusiasmo, però è anche vero che sapevamo che – pur non vincendo – saremmo rimasti in testa alla classifica. Da sportivo di vecchio corso penso che se la gara contro il Napoli fosse stata determinante per rimanere in corsa per lo scudetto, allora la Juventus avrebbe vinto. Abbiamo la consapevolezza di essere forti e questo in certi momenti non ci fa avere la giusta ferocia”.

Infine Buffon conclude dicendo la sua sulla lotta scudetto: La Lazio sta facendo qualcosa di eccezionale e il fatto che non abbia gare infrasettimanali inciderà tanto da qui al termine del campionato. L’Inter non mi sorprende, (qui il pezzo su Eriksen) conoscendo perfettamente il loro allenatore sono certo che lotterà fino alla fine. Il destino però è nelle nostre mani. Obiettivamente quando sei più forte sai che il destino dipende da te. Noi abbiamo questa consapevolezza, ma non dobbiamo abbandonarci a questa certezza”.

Di Giuseppe Capizzi

Sono un 30enne napoletano con la passione per lo sport. Seguo tutte le principali competizioni sportive ma in particolare sono malato di calcio e NBA. Amo viaggiare e credo che l'esperienza formativa più grande sia stata visitare New York.

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