NXT 2.0, il rebranding dello show giallo ha fatto discutere e ha diviso i fan di tutto il mondo. Ecco cosa ne pensiamo a riguardo

La storia di NXT dal 2012 fino a NXT 2.0

Per anni NXT è stato uno dei prodotti più amati nell’intero panorama del Pro Wrestling. A partire dal 2012, anno in cui il programma è passato da reality ad un vero e proprio roster, lo show ha saputo conquistare i fan con un tipo di prodotto atipico rispetto ai normali canoni di Raw e SmackDown. Proprio nel luglio di quell’anno Seth Rollins, che poi sarebbe diventato un vero e proprio pilastro della federazione, fu incoronato primo NXT Champion da Triple H e Dusty Rhodes dopo aver sconfitto Jinder Mahal nella finale del torneo per il titolo. Era appena stata scritta un’importantissima pagina di storia recente, si apriva l’età d’oro del brand giallo.

NXT era diventato infatti uno show più vicino allo stile ‘indie’, in cui gli atleti avevano grande libertà d’espressione sia creativa che in ring. Il brand giallo ha accolto vere e proprie icone del circuito indipendente come Kevin Owens e Sami Zayn, top names già affermati in Giappone come Finn Balor e Nakamura, ex Impact come Samoa Joe e tanti altri. Una lista di colpacci che hanno permesso alla WWE di creare un vero e proprio roster di ‘culto’ per milioni di appassionati.
Altro incredibile punto di forza del brand era la divisione femminile, mentre a Raw e SmackDown le performer erano ancora etichettate come Divas, a NXT iniziava la Women’s Evolution con Paige e Emma per poi arrivare alle Four Horsewomen (Charlotte, Becky, Sasha e Bayley).

La rapida ascesa di NXT arrivò a picchi altissimi grazie ad una seconda età d’oro guidata da Tommaso Ciampa, Johnny Gargano, la Undisputed Era e tanti altri. La popolarità degli imperdibili Takeover (pay per view del Black & Gold brand) era ormai alle stelle. Nel 2019 NXT ottenne un importante contratto televisivo e passò in onda su ‘USA Network’, partecipò e dominò le Survivor Series e sembrava davvero consacrarsi come un terzo roster al fianco di Raw e SmackDown. Quando si raggiunge il punto più alto la caduta non può che essere rovinosa, ed è qui che iniziò infatti il declino di NXT.

La nuova collocazione del brand giallo fu fissata al mercoledì sera, giorno in cui va in onda Dynamite. L’intenzione della WWE era quella di contrastare lo show di punta della AEW, che debuttò nell’ottobre del 2019. La concorrenza diretta con la All Elite Wrestling danneggiò pesantemente NXT, la vittoria di Dynamite sul brand giallo fu schiacciante e la WWE fu costretta a spostare lo show al martedì sera. Questo fu solo uno dei tanti motivi che hanno portato al totale rebranding avvenuto il 14 settembre 2021: finisce l’era del Black & Gold, si riparte con NXT 2.0.

Perché il rebranding è stato una mossa necessaria e perché dobbiamo avere fiducia in NXT 2.0

NXT si trovava ormai in un periodo di stallo. Uno dei punti focali del brand giallo era la sua incredibile capacità di attuare dei ricambi generazionali: nel momento in cui i principali volti passavano a Raw e SmackDown, NXT sapeva reinventarsi con nuovi innesti che sarebbero diventati le colonne portanti dello show.

Se prima i principali free agent dal Giappone o dal circuito indipendente avrebbero firmato volentieri per NXT, oggi non è più così. Perché firmare per uno show considerato, dalla WWE stessa, di secondo piano quando ci sono valide alternative? Ed ecco che crolla uno dei principali meccanismi di NXT: accogliere wrestler da altre federazioni e renderli colonne portanti del programma. Inoltre i tasselli principali del roster, su tutti Adam Cole, hanno preferito non rinnovare per approdare in altri lidi. Mai come ora la WWE ha bisogno di tornare a crearsi le star del futuro in casa, da zero, in modo tale da blindare questi talenti ed avere un programma di crescita mirato e finalizzato al passaggio a Raw e SmackDown.

Ed ecco quindi che NXT passa ad NXT 2.0 e torna ad essere un territorio di sviluppo. Per molti questo cambiamento si traduce in ridimensionamento ma era probabilmente la scelta più giusta per le necessità a lungo termine della federazione. NXT è stato totalmente resettato: si è partiti nuovamente da zero, si è aperta una nuova pagina con nuovi volti e nuove storie. Senza l’affanno e il peso di dover rincorrere Dynamite si potrà lavorare in tranquillità che è sinonimo di libertà creativa e possibilità di sperimentazione.
Inoltre le superstars di NXT, come accennato in precedenza, verranno formate e plasmate con l’intento ultimo di essere pronte per la chiamata di Raw e SmackDown. Durante l’era del Black & Gold Brand, a causa della grande differenza tra il prodotto di NXT e i principali show settimanali della WWE, il team creativo trovava difficoltà ad inserire i top names del brand giallo nei meccanismi di Raw e SmackDown. I nuovi volti di NXT 2.0 probabilmente avranno più facilità ad inserirsi nel main roster e questo può essere un bene.

Siamo inoltre convinti che col passare dei mesi, quando le superstars di NXT 2.0 avranno modo di sbocciare e creare nuove storie ci sarà sicuramente da divertirsi. Noi siamo fiduciosi e abbiamo molta curiosità nello sviluppo di NXT 2.0 e la nostra intenzione è quella di creare un dibattito a riguardo. Vi convince la nuova piega di NXT e cosa ci riserverà il futuro? Fatecelo sapere con un commento.

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