Ghiraldini e il suo ritorno sui campi di rugby con la maglia della nazionale. Non poteva finire con un infortunio!
Il tallonatore padovano Leonardo Ghiraldini (105 caps) in occasione dei Test Match Autunnali è tornato sui campi di rugby dopo un lungo stop causato da un infortunio ( 16 marzo 2019) e dall’insorgere della pandemia di Covid-19.
“Sono stati 20 mesi molto lunghi, sono successe tante cose. Il giorno stesso della rottura del crociato pensai che sarebbe stato difficile tornare in campo, ma dal giorno dopo mi sono messo in testa che avrei fatto di tutto per recuperare per il Mondiale”.
Il Mondiale italiano si è interrotto nel peggiore dei modi. Si sarebbe dovuto disputare l’ultimo match contro la Nuova Zelanda, ormai l’Italia era esclusa dalle fasi successive, ma era motivo d’orgoglio giocare quella partita.
Purtroppo il tifone Hagibis ha poi causato l’annullamento di quel match, la sciando con l’amaro in bocca gli Azzurri fra i quali anche Parisse che avrebbe dovuto dare lì il suo addio alla Nazionale.
“Il tifone in Giappone che ha bloccato la partita di coppa del Mondo è stato uno stop importante, pensando a tutti i sacrifici. Quando poi stavo per tornare all’attività, il Covid-19 ha bloccato tutto prima che tornassi in campo, ed è stato un altro periodo difficile”.
“Sono decisamente felice di essere tornato a rivivere quelle sensazioni. Ho sempre cercato di concentrarmi su quello che potevo controllare, e in questo caso dovevo farmi trovare pronto fisicamente. Anche se non fossi entrato in campo, avrei dato tutto. Ho ancora il fuoco dentro, ma non lo avrei accetto in un ritorno al rugby giocato in condizioni non ottimali”.