L’NBA ha informato le 30 franchigie di possibilità di gare a porte chiuse. LeBron James nel post gara risponde: “Io senza pubblico non gioco”

L’epidemia Coronavirus sbarca anche negli States e la lega NBA inizia a valutare diverse ipotesi sulle misure da adottare in caso di aumento di casi. Il commissioner Adam Silver ha distribuito un’altra nota, dopo quella sulle norme igieniche, alle 30 franchigie chiedendo di prepararsi alla possibilità di disputare alcune partite a porte chiuse. In particolare, le squadre dovranno rendere noto lo staff minimo per la cura dell’evento togliendo lo staff media e altro personale che prende parte agli eventi solitamente. Non si tratta di una decisione già presa ma di un piano d’emergenza in caso di epidemia simile a quella ora in atto in Europa o in Italia.

Nota però che non è piaciuta a molti e Lebron James nel post partita di stanotte tra Lakers e Bucks (qui l’articolo in dettaglio) sbotta ai microfoni: “Senza tifosi non gioco, abbiamo bisogno dei tifosi, io gioco per loro, che facciano quel che vogliono, ma io in un palazzetto vuoto non gioco”. La stella dei Los Angeles Lakers ha espresso il suo pensiero che è molto simile a quello di tanti suoi colleghi in tutta la lega. Più mite il discorso di Kemba Walker, point guard dei Boston Celtics: “Giocare senza tifosi sarebbe terribile. Spero che non si arrivi a quel punto, si potrebbe arrivare anche a pensare di cancellare l’intera partita prima di scendere in campo senza fan. Ma la situazione sta diventando seria, non so: sarebbe di sicuro molto strano senza tifosi”.

Di Giuseppe Capizzi

Sono un 30enne napoletano con la passione per lo sport. Seguo tutte le principali competizioni sportive ma in particolare sono malato di calcio e NBA. Amo viaggiare e credo che l'esperienza formativa più grande sia stata visitare New York.

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