Le parole di coach Crowley sono di orgoglio e sconforto allo stesso tempo. Il Benetton poteva chiudere diversamente questo match, ma gli errori vengono pagati a caro prezzo quando affronti una squadra come il Leinster!

“Siamo stati molto vicini ad andare 26-21 e quello avrebbe messo loro molta pressione. Sono molto orgoglioso della prestazione dei ragazzi, di come hanno giocato in uno degli stadi più difficili d’Europa. Devo però anche dire che non siamo stati abbastanza cinici in attacco e inoltre un po’ indisciplinati in difesa. Nel primo tempo abbiamo concesso sette punizioni, sono troppe su un campo come questo. Nel secondo tempo è andata meglio, alla fine. Loro possono fare 20 fasi senza errori a ogni possesso, noi in qualche occasione dopo cinque o perdiamo palla. A questo livello, su questi campi, sono cose che fanno la differenza”.

Per quanto riguarda la prossima sfida commenta:

“Guarderemo con interesse la partita di domani. E ci prepareremo bene alla sfida della prossima settimana. Per sperare di passare il turno bisogna cercare di trarre il massimo dalle sfide in casa”.

Anche Leo Cullen, CT del Leinster, conferma l’ottima forma dimostrata dalla squadra del Treviso:

“Sapevamo che Treviso sarebbe stata fisicamente una squadra tosta e così è stato. Anche se avevamo segnato subito, loro hanno recuperato palla in ruck e segnato una meta molto bella, che ha dato loro fiducia. Per fortuna siamo riusciti a segnare quelle due mete alla fine del primo tempo che hanno messo un po’ di distanza fra noi e loro. Nel secondo tempo poi Johnny ha segnato una bella meta per il bonus point e forse a quel punto abbiamo pensato che fosse finita. Loro sono stati molto determinati e bravi a crederci fino alla fine. Per noi non era facile trovare la chimica di squadra perché era la prima partita con tutto l’organico. Sappiamo di poter fare molto meglio, ma non dimentichiamo che era un vero debutto stagionale. Adesso possiamo volgere il nostro sguardo a Lione, una squadra che è stata poco cambiata dal mondiale, quindi ha avuto modo di oliare molto i propri meccanismi. Nei prossimi giorni faremo di tutto per crescere ed essere all’altezza della sfida che Lione ci porterà”.

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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