Rovigo vince la finale dopo una sfida emozionante contro Padova. Commozione per Casella che si sfoga “I giocatori hanno dimostrato di avere due coglioni grandi così

Il Rovigo Delta ha vinto la finale contro Padova (23-20), giocata ieri il 2 giugno al Plebiscito di Padova. I rosso-blu hanno trovato la vittoria solo negli ultimi istanti del match grazie alla marcatura di Carel Greeff. Questo è il 13° scudetto per il team di Rovigo, l’ultimo conquistato nel 2015-2016. 

Il Video dei festeggiamenti

La dichiarazione di Umberto Casellato, capo allenatore del Rovigo:

“E’ stato un campionato duro. Abbiamo avuto un momento difficile, con tre sconfitte consecutive. Un momento in cui è successo di tutto, perché siamo un po’, per fare un parallelo calcistico, un ambiente come il Napoli o la Roma nel calcio”

“Alcuni ci ritenevano al massimo in grado di raggiungere i play off. Invece, abbiamo vinto il campionato. Siamo andati contro tutti e contro tutto, ci hanno abbandonato ma non ci siamo fermati.”

“Con lo staff tecnico ed i ragazzi, però, siamo andati avanti a lavorare sempre, a testa bassa. Non so come ringraziarli per il grande lavoro fatto in questi anni. Siamo arrivati in finale a tutti i tornei a cui abbiamo preso parte, giocando tutte le finali e vincendo due titoli (Top10 e Coppa Italia 2020), non so da quanti anni non succedeva che Rovigo vincesse due trofei consecutivamente”

“Condivido questo traguardo con la squadra, con i giocatori che hanno dimostrato di avere due coglioni grandi così. Ci credono sempre… anche in una giornata come oggi, in cui, dopo un primo tempo in cui avevamo fatto meglio noi, nella ripresa il Petrarca aveva fatto di più. Ma alla fine è andata bene”

Casellato lascerà la panchina, forse in direzione Colorno, al suo posto arriverà l’allenatore sud africano Allister Coetzee, questo cambio è forse dovuto anche a dei malumori interni e il tecnico rosso-blu non ha fatto mancare di esprimere il suo disappunto verso l’ambiente di Rovigo:

“Ad un certo punto della stagione ci hanno abbandonato e noi siamo andati avanti, sono successe delle cose inaccettabili a mio parere. Non parlo ovviamente dei tifosi, che sono speciali ed ai quali regalerei uno Scudetto ogni mese, ma mi riferisco ad altre dinamiche…

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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