Ecco le pagelle della nostra redazione sulla stagione in Serie A della Juventus. Da Szczesny a De Ligt, passando da Dybala e Cristiano Ronaldo

Ieri sera la Juventus si è ufficialmente laureata Campione d’Italia con due gare d’anticipo. Il nono sigillo consecutivo rappresenta un vero e proprio unicum nel panorama europeo e i bianconeri non sembrano sazi di successi. La stagione di Serie A è stata lunga e impervia passando addirittura per un lockdown dovuto al Covid. Noi di Generation Sport abbiamo stilato le pagelle stagionali per tutta la rosa juventina.

I portieri

Buffon e Szczesny

Szczesny 7.5: il polacco è stato decisivo per il successo nazionale con parate importanti e tanta sicurezza. Tek è ormai diventato un portiere di livello mondiale e anche in una stagione difficile difensivamente si è espresso alla grande. Il futuro della porta bianconera è in buone mani.

Buffon 6.5: il ritorno del portierone bianconero alla base è stata una mossa più di riconoscimento che di progettualità. Gigi ha trovato il record di presenze in A ma ha dato anche un buon contributo sul nono. La parata su Santander nel finale di Juve-Bologna pesa tanto sullo scudetto.

Pinsoglio s.v.: il terzo portiere bianconero non ha mai giocato e quindi non può essere giudicato. Tuttavia è un uomo importante nello spogliatoio juventino e l’animo mostrato in Juve-Inter nell’incitare i compagni gli vale la nomina nelle pagelle.

I difensori centrali

Bonucci, Chiellini e De Ligt

Bonucci 6.5: il viterbese è stato lo stakanovista della stagione e il leader di una squadra che ha perso Chiellini subito. Ha dovuto far crescere De Ligt, ha dovuto reggere una difesa più ballerina delle precedenti edizioni ed è stato capitano. Non si tratta della miglior stagione in carriera ma la sufficienza è piena.

Chiellini 6: il capitano bianconero non ha praticamente mai giocato. Ha solo 4 presenze in A quest’anno e non può essere giudicato sul campo. Il 6 politico è per la faccia che ha sempre messo fuori dal campo e per il gol che ha dato via alla cavalcata a Parma.

De Ligt 6.5: il grande acquisto della scorsa estate juventina ha dovuto affrontare una stagione travagliata. L’inserimento immediato causa infortunio di Chiellini, i falli di mano che lo hanno tormentato tra ottobre e dicembre, una spalla che gli ha causato problemi. L’olandese ha mostrato però grande personalità non abbattendosi mai e crescendo nelle prestazioni. Ah si giusto, ha 20 anni e un futuro luminoso davanti a sé.

Demiral 6: il turco stava sorprendendo tutti fra dicembre e gennaio scavalcando quasi i titolari nelle gerarchie. L’infortunio subito a Roma lo ha frenato e ha tolto un alternativa a Maurizio Sarri. Merih merita la sufficienza per quello che stava mostrando.

Rugani 5: forse siamo stati un po’ cattivi con il centrale ex Empoli ma ci si aspettava sicuramente di più. Daniele sembrava potesse essere una pedina fondamentale quest’anno grazie all’arrivo del suo mentore Sarri. Invece il lucchese ha giocato poco (solo 3 presenze pre lockdown) ed è sembrato ormai fuori dal progetto. Il Covid è sicuramente un asterisco ma non può essere una scusante.

I terzini

Alex Sandro e Cuadrado

Alex Sandro 5.5: il brasiliano ha affrontato forse la peggiore stagione in bianconero. Tra infortuni e disattenzioni, Sandro è stato spesso uno dei punti deboli della Juventus. Da segnalare comunque un gol importante a Sassuolo e alcune gare da top (Sampdoria-Juve su tutte).

Danilo 6: il compito dell’ex City e Real non era certo facile: non far rimpiangere Cancelo. Il brasiliano non ha rispettato questo standard ma ha dato affidabilità nelle gare in cui ha giocato. La duttilità nel giocare su entrambe le fasce fanno da contraltare ai tanti infortuni.

De Sciglio 5.5: l’ex Milan ha affrontato una stagione molto più complicata delle precedenti. Nel periodo clou del suo rendimento ha subito problemi a ripetizione che ne hanno minato la presenza. Mattia si è dimostrato affidabile da riserva ma il suo percorso sembra terminato.

Cuadrado 7: il colombiano è forse stato il migliore nella linea difensiva della Juventus. Partito da esterno d’attacco, è finito per fare il terzino in tutta la stagione. I suggerimenti di Barzagli sulla fase difensiva ne hanno migliorato le qualità in contenimento ma il lavoro è ancora lungo. Panita parte sicuramente per fare il titolare sulla fascia destra anche il prossimo anno.

I centrocampisti

Bentancur, Pjanic e Rabiot

Bentancur 8: l’uruguayo è stato forse l’unico che è riuscito a sfruttare l’effetto Sarri. È cresciuto in modo esponenziale rispetto alle stagioni precedenti sia da mezzala che da regista. Leadership tecnica e senso tattico ne fanno forse uno degli uomini chiave del successo bianconero. La casella 0 sui gol segnati è l’unica pecca di una stagione straordinaria.

Khedira 5.5: siamo stati buoni con il tedesco che anche quest’anno ha visto più l’infermiera che il campo. I problemi cardiaci hanno un peso enorme sulla sua ripresa personale e sul futuro in maglia bianconera. Tuttavia quando ha giocato ha mostrato tutta la sua esperienza e intelligenza calcistica.

Matuidi 6: non ci si può aspettare nient’altro dal francese se non corsa e sacrificio. Blaise ha patito molto la voglia di un calcio più manovrato, poco incline alle sue corde. Il Campione del Mondo però ha sempre offerto prestazioni sufficienti peccando solo sotto porta.

Pjanic 6: forse la delusione più grande della stagione bianconera. Ci si aspettava da lui un salto di qualità invece è rimasto ancorato nel limbo. Discontinuità è la parola principe per descrivere il bosniaco che è stato già scambiato al Barcellona. Miralem doveva essere il fulcro del gioco sarriano ma l’esperimento è chiaramente fallito. Il 6 è un premio per gol e assist che hanno fruttato punti importanti.

Rabiot 5.5: il voto del francese è una media fra il 4.5 del pre lockdown e il 6.5 degli ultimi due mesi di calcio. La sosta ha infatti aumentato i giri nel motore dell’ex PSG e ha risvegliato il Rabiot versione Ligue 1. Tuttavia un giudizio finale verrà rimandato al prossimo anno vista l’eccezionalità del calcio estivo.

Ramsey 5.5: per il gallese invece la media è esattamente opposta a quella di Rabiot. Ottime gare durante la stagione (Inter e Spal su tutte) mentre un vero e proprio fantasma post sosta. Il fantastico centrocampista dell’Arsenal non si è visto ma vogliamo dargli un’altra chance nella prossima stagione.

Gli attaccanti

CR7, Dybala e Higuain

Douglas Costa 6: il brasiliano è stato per l’ennesima stagione più al J Medical che in campo. Il solo gol segnato a Genova, seppur spettacolare, è un bottino misero per un calciatore con le stigmate del campione. Sarri lo ha spesso usato per spaccare le partite in corso ma questo non ha ripagato. Il suo futuro a Torino non sembra solidissimo.

Bernardeschi 5: l’esterno è forse stato il peggiore della stagione juventina in Serie A. Il gol scudetto di ieri non ripaga una stagione di mediocrità e insufficienza. Il calciatore è parso spesso svagato e poco incisivo mostrando forse le peggiori parti di sé. Berna e la Juventus sembrano ormai pronte per dirsi addio.

Higuain 6.5: partito con la valigia in mano, è rimasto e ha offerto buone gare soprattutto ad inizio stagione. Il gol stupendo al Napoli e soprattutto la rete a San Siro contro l’Inter sono gli highlights più belli della sua stagione. 7 gol per un attaccante del suo calibro sono pochi ma raccontano una stagione impervia per motivi familiari. Anche lui dopo la Champions potrebbe dire addio ai bianconeri.

Dybala 8: è stato la miccia che ha sbaragliato il campionato. Inizio in sordina e quasi sul volo in direzione Manchester, la Joya è uno degli artefici dello Scudetto. Gol decisivi, giocate di fino e un’intesa ritrovata con Cristiano sono il suo biglietto da visita. Paulo si è definitivamente preso la Juve.

Cristiano Ronaldo 9: cosa si può dire ad uno che segna 31 gol in campionato? È stato un vero e proprio trascinatore e ha portato una marea di punti ad una squadra che sembrava confusa. Il record di gol consecutivi eguagliato in A, il record di gol in una stagione in A per un attaccante della Juve ne fanno il principale volto dello Scudetto. Un recordman a caccia di altri record, spaziale.

L’allenatore

Juventus, ufficiale il ritorno di Sarri in panchina
Maurizio Sarri

Sarri 6: il voto è il minimo per chi vince uno Scudetto. Lui si è messo alla prova e nonostante le difficoltà ha vinto. Non avrà di certo portato la sua filosofia a Torino e questo pesa sul giudizio ma ha perlomeno continuato la striscia dei suoi predecessori. Non avrà forse la sua impronta forte ma lo scudetto è anche merito suo.

Di Giuseppe Capizzi

Sono un 30enne napoletano con la passione per lo sport. Seguo tutte le principali competizioni sportive ma in particolare sono malato di calcio e NBA. Amo viaggiare e credo che l'esperienza formativa più grande sia stata visitare New York.

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