La Bielorussia tenta l’espatrio della sua atleta, ma Krystsina Tsimanouskaya viene aiutata dal CIO e chiede asilo in Europa.

Krystsina Tsimanouskaya, velocista bielorussa, ha criticato la federazione del suo paese per averla inserita a sua insaputa nella staffetta 4×100 “Come al solito. la nostra meravigliosa leadership decide tutto per noi. Queste sono le Olimpiadi, non uno scherzo!“. Viene per questo costretta dalla Bielorussia a rimpatriare, estromettendola dalle sue gare.

Il Comitato Olimpico bielorusso ha dichiarato che la sua partenza è stata decisa per motivi medici, ma l’atleta ha affermato che lo staff tecnico è entrato nella sua stanza domenica e l’ha portata contro la sua volontà all’aeroporto di Haneda.

Tsimanouskaya ha chiesto l’intervento del Comitato Olimpico Internazionale, il quale ferma il rientro dell’atleta, che ora dichiara di non avere alcuna intenzione di tornare in Bielorussia.

Sembra che la Tsimanouskaya, dopo le critiche mosse alla federazione, fosse stata contattata dai genitori, che avevano seguito la faccenda da casa e le avevano raccomandato di non tornare nel paese.

Ci sono già state notizie di altri atleti precedentemente incarcerati per le loro idee politiche e sembra che la Tsimanouskaya abbia ora intenzione di chiedere asilo in Europa.

L’atleta 24enne ha partecipato alla gara per i 100m e avrebbe dovuto prendere parte alla 200m (lunedì).

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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