Il pilota giapponese è insoddisfatto del risultato e imputa la responsabilità sia a se stesso che al team

Il rookie della AlphaTauri, Yuki Tsunoda ha chiuso la gara di Monaco con un distacco con Galsy di 1 giro. Per il pilota questo è stato il Gran Premio di debutto a Montecarlo, così come per i due piloti Haas e Latifi, tutti nelle ultime posizioni.

Essere veloci a Monaco senza ad andare a sbattere richiede una buona conoscenza della pista e padronanza della vettura, per questo è uno dei più difficili per i gli esordienti.

Nel caso di Tsunoda, va aggiunta la scelta strategica fatta dal team, che ha scelto di partire con una gomma hard, sperando in una safety car mai arrivata.

“Penso che sia stata una settimana difficile, soprattutto la gara. Per quanto riguarda la strategia per la gara, ammetto che nel complesso non ha funzionato, ma sono pienamente d’accordo con quello che abbiamo deciso, perché avevamo bisogno di una tattica diversa rispetto alle altre vetture per provare ad arrivare punti. Dovevamo fare questa scommessa.

“Ma questa scommessa non è andata bene. Sono dietro per tutta la gara. Il ritmo era abbastanza buono, ma nel complesso il problema principale di questa settimana è stata la prestazione in qualifica, quindi spero che questo problema di prestazioni in qualifica verrà risolto in futuro”.

“Il problema principale è stato che non ho corso molti giri nelle FP2 (11 giri contro i 24 di Norris), quindi ho perso un po’ di fiducia rispetto ad altre vetture, e in qualifica ci vuole soprattutto fiducia. Quindi è stata colpa mia. Ma dall’altro lato, lo sviluppo dell’assetto della vettura non è stato perfetto.”

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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