Mattia Binotto fa il resoconto del suo primo anno alla Ferrari

Anno duro per Ferrari e per Binotto. Doveva essere l’anno in cui la Ferrari avrebbe chiuso il mondiale in bellezza, almeno a parole. I fatti hanno dimostrato tutt’altro fin dall’inizio con molte doppiette Mercedes che hanno chiuso la porta in faccia a tutte le speranze dei tifoni del cavallino.

Al termine del Gp di Abu Dhabi il resoconto ci mostra un secondo posto in classifica costruttori e un 4° e 5° in quella piloti. Ma la differenza in punti è mostruosa. La Ferrari è riuscita a conquistare 504 punti, mentre la Mercedes con la coppia Hamiton-Bottas si è portata a casa il Mondiale con 739pt. (ben 235 punti di differenza).

Per questo Binotto, arrivato giusto quest’anno in Ferrari, si è trovato fra le mani una patata bollente che ha dovuto aspettare l’autunno per raffreddarsi un po’.

Binotto

MATTIA BINOTTO

“È stato un anno intenso e non scontato. Con tante cose da fare. Arrivare in questo ruolo a gennaio non è stato banale. C’era tanto da fare. I 90 anni della scuderia da festeggiare, l’inizio di stagione difficile, i piloti da gestire, temi tecnici, legali, politici…è stato un anno a tutto tondo”.

Dopo un inizio stagione da dimenticare, la Ferrari ha avuto occasione di riprendersi solo dopo la pausa estiva con una serie di successi sia in pole che in Gara. Nel finale però si è rivisto tornare qualche ‘problemino‘ (come ad Austin o in Brasile) e con essi gli insuccessi.

“Sono contento di quel che abbiamo fatto, ma non vincere ovviamente non è l’obiettivo. Non possiamo essere contenti della stagione. Sono però soddisfatto di come la squadra stia crescendo per spirito e per capacità di sviluppo. Credo che sia una buona base. Serve la macchina migliore per vincere. Non siamo i più veloci e non siamo i più affidabili. La macchina non è stata veloce ad inizio stagione e non è stata affidabile. Con più velocità ed affidabilità tutto diventa più facile”.

Se da un lato ci sono gli errori della Ferrari, dall’altro c’è la Mercedes. Una scuderia che sembra continuamente in crescita, che commette pochi errori e che può contare su due piloti affidabili, primo fra tutti Hamilton. La formula perfetta per vincere 6 Mondiali consecutivi (uno con Rosberg nel 2016)

“Ci stiamo mettendo impegno. Avversari così forti in F1 non ne ho mai visti . Batterli è tutt’altro che scontato. Ci stiamo attrezzando. Abbiamo il supporto del presidente su risorse e investimenti. In ogni ciclo vincente c’è voluta pazienza all’inizio. Ci vuole tempo per mettere insieme squadra e macchina. Sono ottimista perché vedo la squadra che cresce.

Infine Binotto non vuole regalare illusioni ci sono pochi mesi davanti al nuovo inizio di campionato, tanto lavoro da fare e per l’appunto, rivali competitivi!

“Il che non vuole dire che abbiamo già vinto il prossimo campionato. Siamo giovani nei ruoli e come tali abbiamo imparato molto quest’anno. Noi un flop? Se questo è il giudizio della gente è inutile contestare. La Ferrari deve vincere. Siamo arrivati secondi. Abbiamo fatto tante pole ma ci sono mancate le vittorie”.

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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