Le novità che la monoposto del 2020 possiederà saranno una evoluzione di quelle viste a fine campionato 2019.

In attesa del lancio ufficiale (11 Febbraio) vediamo cosa sappiamo della prossima monoposto, costruita per sfidare le Mercedes per i due titoli mondiali del 2020. (l’articolo con la presentazione ufficiale: SF100 scopriamo le nuove caratteristiche)

Proprio per andare ad attaccare le Mercedes, Ferrari, già dallo scorso anno ha iniziato a lavorare per risolvere i problemi visti ad inizio stagione. Queste modifiche le abbiamo già intraviste in GP come quello di Singapore, in cui il nuovo pacchetto aerodinamico adottato ha inciso positivamente sulla downforce generata.

I principali intoppi riguardavano il posteriore della vettura e di come questo reagiva nelle curve: bassa aderenza sull’asse anteriore, poco carico in curva (punto forte Mercedes) e infine scarso rendimento delle gomme.

Per risolvere questi problemi il team ha lavorato sulle ali, in particolare quella posteriore che andrà a correggere i flussi d’aria sulle ruote, sempre con l’obbiettivo di aumentare il carico in curva senza rinunciare alla aerodinamicità e leggerezza del veicolo.

Una delle novità riguarda però sopratutto le sospensioni, uno dei fattori che ha particolarmente contribuito al problema delle gomme. E’ stato quindi introdotto un terzo elemento idraulico nella sospensione anteriore. Stesso discorso per la sospensione posteriore. Queste modifiche comporteranno di conseguenza l’adozione di un bracket più grande e non solo.

Anche la scatola in carbonio adottata per la trasmissione del cambio ha subito già delle modifiche. E’ più leggera e corta (si parla di una trasmissione di 30 mm più corta). Si renderanno necessarie probabilmente una serie di modifiche a cascata che per il momento sono solo ipotizzabili.

Le modifiche comunque saranno volte ad una maggiore efficacia nelle curve veloci, apportando anche miglioramenti sullo stress che l’auto deve sopportare nei cambi di direzione troppo stretti.

Uno di questi è la riduzione dello stacco del posteriore dal terreno che ridurrà anche la correzione che il pilota deve fare per mantenere la vettura in traiettoria e che di conseguenza si traduce in una minore usura delle gomme.

Ogni modifica comunque è avvantaggiata dal fatto che gli pneumatici sono gli stessi dello scorso anno e su questo la Ferrari sarà sicuramente facilitata nel lavoro da fare.

Di Francesco Gatta

Nato a Napoli nel 1993, da sempre sono un appassionato di sport. Dall'atletica, con le Olimpiadi, fino ai motori. Ho iniziato a scrivere articoli sportivi nel Luglio 2019 occupandomi di Rugby e F1. Tra le infinite passioni che ho (troppe per il tempo che ho a disposizione!) c'è anche quella per le scienze naturali che seguo sempre con interesse.

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